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Visita guidata virtuale ai tempi del COVID-19

San Rocco_Buttigliera Alta_ COVID-19Da casa mia, a Buttigliera Alta (Torino), dove sono “reclusa” per via delle misure di contenimento del COVID-19, si scorge un grazioso campanile a base triangolare che adorna una cappella dedicata a San Rocco.

E’ una delle tante sparse nei villaggi e nelle campagne del nostro Paese, dove pare che se ne contino circa tremila, segno evidente della grande devozione popolare dei tempi passati. Inoltre, in quasi tutte le chiese d’Italia, in una pala d’altare o affresco si trova immancabilmente la figura di San Rocco. Da solo o accompagnato da altri santi, è facile identificarlo e distinguerlo, perché in genere ha con sé un cagnolino e mostra un bubbone su una coscia scoperta.

E’ rappresentato come un viandante con il bastone, il mantello e la conchiglia del pellegrino, utilizzata come bicchiere naturale, per placare la sete nei corsi d’acqua.

Nell’immagine presente sulla facciata della cappella, situata in Piazza del popolo a Buttigliera, si ritrovano tutti gli attributi del Santo al completo. Inoltre, in secondo piano, si intravede una finestra con inferriata, che allude al  suo periodo di prigionia.

 

Ma chi era San Rocco? 

San Rocco particolare del polittico di Defendente Ferrari a Sant'Antonio di Ranverso COVID 19

Particolare del polittico di Defendente Ferrari a Sant’Antonio di Ranverso

Le notizie sulla sua vita sono lacunose e si mescolano talvolta alla leggenda: sarebbe nato in Francia nel XIV secolo, in una famiglia benestante, residente a Montpellier. Intorno ai vent’anni, dopo aver perso entrambi i genitori, vendette tutti i suoi averi, si affiliò al Terz’ordine francescano e fece voto di recarsi in pellegrinaggio a Roma.

Arrivato in Italia, dove la peste seminava morte, lungo il cammino si mise al servizio degli appestati e operò miracolose guarigioni. Giunto a Roma, risanò perfino un cardinale, il quale poi lo presentò al papa Urbano V.

Sulla strada del ritorno verso il proprio paese Rocco proseguì la sua opera di conforto e di assistenza ai malati di peste, finché scoprì di essere stato lui stesso colpito dal morbo. Si allontanò, dunque, dalla città di Piacenza, dove si trovava, e si rifugiò in una capanna vicino al fiume Trebbia. Qui un cane lo trova e lo salva dalla morte per fame, portandogli ogni giorno un tozzo di pane. Ecco perché il fedele quadrupede lo accompagna nelle raffigurazioni.

Ristabilitosi, Rocco s’incammina nuovamente, ma, per sua sventura, viene arrestato come persona sospetta e gettato in carcere a Voghera, dove trascorrerà gli ultimi cinque anni della sua vita. Morirà il 16 agosto di un anno compreso tra il 1376 ed il 1379 ancora in giovane età, a non più di 32 anni.

 

E che rapporto ha con il Covid-19?

Viste le sue vicende biografiche, San Rocco diventò il protettore degli appestati e, per estensione, l’intercessore da invocare in caso di epidemie.

Data l’attuale diffusione del COVID-19 e le ripercussioni sulla nostra vita quotidiana, mi è sembrato appropriato dedicare una particolare attenzione a questa figura.

Al di là del personale credo religioso, ritengo che sia interessante saper leggere le icone del passato, che sfilano sotto i nostri occhi. E perché no, recuperare la fiducia nella Vita, affidandosi ad una forza più grande del nostro piccolo ego.

#iorestoacasa

A presto per visite guidate dal vivo ; – )