Il 2020 è stato decretato l’ANNO del BAROCCO piemontese. Un anno intero dedicato allo stile che più rappresenta la regione Piemonte.
In programma grandi eventi, mostre, iniziative culturali, per promuovere e valorizzare il prezioso patrimonio presente su tutto il territorio regionale. Barocco è ciò che abbiamo ereditato dal Seicento e Settecento, secoli in cui questo nuovo gusto si è espresso e declinato in varie forme.
Per l’occasione abbiamo deciso di proporre un itinerario tematico.
IL BAROCCO A TORINO
VISITA GUIDATA PROGRAMMATA con Sonia Bruna
Domenica 29 marzo, ore 15.30
Ritrovo: davanti al Caffè Torino in Piazza San Carlo/angolo Via Alfieri
Quota di partecipazione €15 a persona (prenotazione obbligatoria)
Per i bambini e i giovani fino a 20 anni €10
Contattateci per dettagli info@turinguide.eu
L’itinerario: il Barocco a Torino
Durante la nostra passeggiata domenicale (23 febbraio e 22 marzo) visiteremo alcune chiese edificate tra il Seicento e il Settecento, che conservano mirabili esempi del Barocco piemontese. Approfondiremo la conoscenza di alcuni palazzi sorti in quel periodo, che ancora oggi caratterizzano il volto del centro storico torinese.
Questo itinerario tematico è una sorta di preparazione per entrare nel MOOD barocco, che troverà una delle sue espressioni più intense nella mostra in programma nella Reggia di Venaria Reale.
La mostra si intitolerà Sfida al Barocco e sarà allestita dal 13 marzo al 14 Giugno 2020, alla Citroniera Juvarriana.
A breve vi comunicherò le date per le visite guidate della mostra.
Le origini del Barocco
L’origine della parola “barocco” si fa risalire al portoghese “barroco” o dallo spagnolo “barueco”, espressione usata per designare un genere di perla dalla forma irregolare.
Verso la fine del XVIII secolo, il termine assunse un’accezione dispregiativa di “bizzarro”, “stravagante” e “grottesco”.
Checché se ne pensi, il Barocco fu il gusto dominante nel periodo storico-culturale successivo alla Controriforma nei paesi cattolici. Caratterizzato da un’arte carica (se non talvolta sovraccarica) di decorazioni, tendente a colpire l’immaginazione con effetti teatrali, giochi prospettici e soluzioni formali ardite e virtuosistiche. Una sensibilità per definizione e deliberatamente lontana dai canoni rinascimentali dell’armonia e delle proporzioni.
Tra il Seicento e il Settecento, a Torino furono attivi vari architetti che espressero la loro arte con interpretazioni personali del gusto barocco. Le figure di spicco sono indiscutibilmente il modenese Guarino Guarini e il siciliano Filippo Juvarra.